PASSAPORTI – Modifica del costo del passaporto e abolizione della tassa annuale
Si comunica che i passaporti emessi a partire dall’08/07/2014 avranno un costo di 116 euro, corrispondenti al costo del libretto – pari a 42,50 euro – e al pagamento di un unico contributo amministrativo di 73,50 euro, dovuto solo al rilascio del passaporto e valido per l’intera durata dello stesso.
Contestualmente, nell’ottica di una semplificazione amministrativa, è stata abolita la tassa annuale del passaporto, dovuta ai sensi della normativa precedentemente in vigore.
Tale modifica legislativa agevolerà i cittadini, perché dal 08/07/2014 si dovrà pagare il contributo amministrativo una sola volta, al momento del rilascio del passaporto, e sarà valido per l’intera durata del documento di viaggio. Pertanto, con il nuovo meccanismo di tassazione, il costo complessivo del passaporto decennale sarà inferiore a quello che il cittadino sarebbe chiamato a pagare secondo il regime attuale.
ISTANZE DI RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA – Introduzione del pagamento di diritti consolari
Si informa che, a partire dal 08/07/2014, per la trattazione della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di ogni persona maggiorenne, saranno percepiti diritti consolari pari a euro 300.
Saranno tenuti al pagamento di tale percezione consolare tutti i soggetti maggiori di anni 18 che chiedano per sé il riconoscimento della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.
Si fa presente che, trattandosi di contributo dovuto per la trattazione della pratica, esso dovrà essere pagato obbligatoriamente al momento della presentazione della domanda anche se la documentazione ad essa allegata fosse incompleta e a prescindere dall’esito dell’accertamento.
Rimangono a titolo gratuito tutte le richieste di riconoscimento di cittadinanza presentate in favore di minori.
Le istanze o dichiarazioni finalizzate all’elezione, all’acquisto, riacquisto o concessione della cittadinanza rimangono invece soggette al pagamento del contributo di 200 euro previsto dall’art. 9 bis della Legge n. 91/1992.
L’introduzione di diritti consolari per tale servizio, finora reso in regime di gratuità, è stata decisa in considerazione della complessità delle operazioni di ricostruzione jure sanguinis della cittadinanza che, come noto, può riguardare molte generazioni (a volte oltre la sesta). L’esame e la conclusione delle domande richiedono, infatti, adempimenti molto onerosi per gli uffici consolari comportanti considerevoli spese in termini di risorse umane e strumentali ad essi destinate.